CONCORDIA DISCORS – Usama Saad e Susanna Doccioli

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L’assonanza che emerge nei due mondi che troviamo accostati non è uguaglianza: la traccia sintetica, stilizzata, di Usama racconta un’idea definita e una progettazione quasi teologica ispirata da un credo assoluto. Una sintesi espressiva che prende quasi la forma di una preghiera. Il suo lavoro è frutto di una tecnica sperimentale di incisione che utilizza la vibrazione sonora di varie lunghezze d’onda e la gravità terrestre (cioè l’oscillazione del pendolo). Susanna produce invece un segno dinamico definito dal desiderio: il segno preciso della vibrazione interiore. La sua non è geometria di una sintesi del segno, ma piuttosto una reiterazione della forma. In questa diversità esistono delle assonanze: il segno specchiato di Usama (un principio che potremmo definire di “moltiplicazione”) e la forma col suo gioco mistico in Susanna (ovvero la “vibrazione” emozionata e allusiva). L’uno opera con pari disinvoltura nella calcografia e con il linoleum, Susanna crea la sua opera soprattutto attraverso la xilografia e le tecniche di stampa a rullo, sperimentando materiali e trasparenze ai quali, ancora, aggiunge con tagli e pieghe che creano vuoti che a volte sono pieni (ovvero i pop-up). Entrambi accolgono nella loro riproduzione gli spunti per una conquista dello spazio reale, in tanti modi: dal gioco fra rilievo e stesura piatta fino alla realizzazione di una struttura scenografica che attira/accoglie lo sguardo altrui nel proprio gioco interiore.

 

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